Storia antica
Inizialmente l'umanità era a conoscenza del Warp e ci conviveva. Vi erano alcuni dotati di doni e poteri che potevano comunicare col Warp e usarlo per molti scopi, spesso curatori tribali e guide spirituali
dell'umanità. Queste persone potevano persino fluire attraverso il Warp dopo la morte e rinascere.
In ogni caso, quando l'umanità guadagnò maggiori conoscenze, il suo segreto desiderio crebbe e cominciò la corruzione. Le guide spirituali cominciarono ad avvertire dei cambiamenti, come la diminuzione del potere dei loro doni, o l'aumentata difficoltà della pratica della reincarnazione. Essi chiamarono un grande concilio, in cui i leader decisero che nessuno di loro da solo avrebbe potuto fermare questo deterioramento, ma forse ci sarebbero potuti riuscire assieme. Decisero che avrebbero dato le loro vite per rinascere come un Dio di inimmaginabile potere.
Circa un anno dopo, un bambino nacque - il ragazzo che poi sarebbe diventato l'Imperatore. Il suo nome originale è sconosciuto, ma si trovano alcuni riferimenti che affermano che nacque nell'ottavo millennio A.C. nel centro del' Anatolia. Crebbe in una zona isolata e deserta, e si vociferava che avesse il potere di bloccare la sua vecchiaia, e molte altre abilità psichiche.
Dopo molti anni, come l'Imperatore crebbe in giudizio e concentrazione, intuì da solo la corruzione causata dai desideri umani, e si preparò per correggerla. Rimase sempre in disparte, facilitando molti dei più importanti cambiamenti dell'umanità, e in generale guidando e proteggendo le specie.
La prima menzione dell'Imperatore nei registri Imperiali fu di quando conquistò la Terra dopo l'Era degli Scontri nel ventinovesimo millennio. L'uso dell'Imperatore di guerrieri modificati e progettati geneticamente lo mise in grado di riunire il popolo della Terra e di porre la sua attenzione verso le stelle. Con l'assistenza dell' Adeptus mechannicus di marte l'Imperatore creò i primi space marine e flotte di navi interstellari per portare le sue armate sino ai più lontani angoli della galassia.
L'Imperatore inoltre creò i Primarchi dai quali fu creato il seme genetico degli Space Marine, ma gli oscuri dei del caos sparpagliarono i Primarchi per tutta la galassia e distrusse i dati sui primi Marine creati dall'imperatore prima del' unificazione.
La Grande Crociata
Quando le tempeste del Warp che avevano tagliato fuori la Terra dal resto della Galassia cessarono, l'Era dei Conflitti ebbe fine, e l' Imperatore organizzò e diede inizio alla sua Grande Crociata, una gigantesca campagna militare galattica con la quale lui e le sue armate avrebbero liberato i mondi umani dalla minaccia aliena, e riunito ancora una volta la razza umana sotto una unica bandiera. Molto di tutto questo può essere letto altrove: è sufficiente dire che per riuscire in questo suo grande piano, l'Imperatore concepì i Primarchi i suoi "figli" quasi divini. Però, quando i Primarchi erano ancora dei bambini, furono rapiti dal Palazzo Imperiale. Il dibattito ancora infuria sulla causa di ciò; alcuni affermano che l'Imperatore spedì i Primarchi lontano così che potessero imparare ognuno a proprio modo, altri invece dicono che furono gli Dei del Caos ad irrompere nel Palazzo e, impossibilitati a distruggerli completamente, scagliarono i Primarchi nel Warp, da dove poi arrivarono su lontani mondi diversi.
Durante la Grande Crociata, l'Imperatore ritrovò uno ad uno i Primarchi. Ogni Legione di space marines venne permeata del materiale genetico di un Primarca e così l'Imperatore, impossibilitato ad essere presente ovunque nel suo nascente Impero, delegò il suo potere in modo che ogni singolo Primarca comandasse la propria Legione. In seguito ciò si rivelò un errore strategico, in quanto molte delle Legioni arrivarono a venerare il proprio Primarca più dell'Imperatore stesso.
Dopo 200 anni di duri conflitti, più di due milioni di
mondi furono riuniti dall'Imperatore in nome dell'Umanità. Al Suo fianco stava
Horus, che aveva combattuto al servizio dell'Imperatore nei primi anni della
Grande Crociata, il più capace dei sui figli ritrovati. La lunga guerra forgiò
un forte legame fra loro due, tanto da sembrare davvero padre e figlio. Ma ora
l'Imperatore doveva consolidare il suo nuovo impero, e soprattutto attuare il
prossimo passo del suo Grande Piano. Questo richiedeva la sua presenza sulla
Terra e così, anche dopo la meravigliosa vittoria di Horus nella Crociata di
Ullanor, l'Imperatore chiese ad Horus di cambiare il nome della sua Legione da
Lupi lunari in Figli di horus. Mai prima d'ora un simile onore era stato
concesso, tanto che Horus inizialmente declinò l'offerta, per poi attuarla
qualche anno dopo il tragico incontro con l'ex comandante umano Eugan Temba.
L'Imperatore inoltre proclamò Horus Signore della Guerra, guida suprema di
tutte le armate dell'Imperium, e proclamò che il suo volere era che guidasse
tutti gli altri Primarchi fino alla conclusione della Grande Crociata.
Questo annuncio sconvolse i Primarchi. Molti non capirono
perché l'Imperatore li stesse lasciando, ed ancor meno perché Horus dovesse
avere il comando su di loro. Alcuni, come Sanguinius e Fulgrim, furono contenti
del loro nuovo Comandante, mentre altri,come Angron e Perturbado erano furiosi
per il nuovo titolo di Horus. Ad accrescere la rabbia di Perturabo ci pensò il
suo rival Rogal Dorn con i suoi Magli del' imperatore assegnati sulla Terra
come Guardia Pretoriana dell'Imperatore.
La Corruzione delle Legioni
Durante la Grande Crociata, divenne ovvio che i Primarchi
erano lontani da quegli esseri perfetti che sarebbero dovuti essere. Ogni
Primarca era fisicamente e mentalmente divino, ma la sua personalità era debole
come quella di ogni altro mortale. Durante la loro vita sui loro mondi natii, i
Primarchi dovettero imparare l'umanità da meri uomini; per la maggior parte dei
Primarchi, questo si manifestò con la presenza di debolezze più che umane in
loro (per esempi specifici, si leggano le storie delle singole Legioni).
Horus assunse il comando della Grande Crociata, e prese
questo suo nuovo impegno con zelo. Tuttavia, c'era molto malcontento fra i
ranghi dei Primarchi e gli altri compagni. Solo una manciata di Primarchi,
Fulgrim e Mortarion per esempio, sembrarono essere fiduciosi in lui durante
questo peridio di dissenso. Horus inoltre dissentiva da molti dei nuovi decreti
dell'Imperatore, intesi a spostare il peso della tassazione e
dell'amministrazione sui mondi appena conquistati. Ancora peggio, Horus
cominciò a credere che stava deludendo suo Padre, e fu molto ferito dal fatto
che l'Imperatore non rivelò a nessuno dei Primarchi, neanche al suo figlio prediletto,
il motivo per cui si fosse recluso sulla Terra. I semi del rimorso e della
frustrazione crebbero, e diedero presto pericolosi frutti...
Nel frattempo, l'Imperatore era sulla Terra per
organizzare le infrastrutture dell'Imperium dell'Uomo. Creò il Concilio della
Terra, un corpo di burocrati che avrebbe creato e amministrato secondo il
Volere Imperiale e si sarebbe occupato delle leggi.
Le notizie della costituzione del Concilio della Terra e
i suoi ultimi editti fecero infuriare ancora di più alcuni dei Primarchi. Non
capivano perché loro, i grandi Campioni dell'Imperatore, non avessero trovato
un posto in quel corpo legislativo. La fratellanza dei Primarchi fu spezzata
poco per volta. Vecchie ruggini e rancori vennero alla luce. Horus si allontanò
sempre di più dall'Imperatore, cercando solamente la gloria per se e per la
propria Legione.
Fu sul mondo di Davin che il suo Fato fu rivelato ad
Horus. Fu la seconda volta che la sua Legione fu assegnata a quel pianeta; dopo
la loro precedente visita i Lupi Lunari avevano adottato le native istituzioni
di Logge di Guerrieri. Pensando di aver incominciato una semplice fratellanza
di guerrieri, le logge, data la loro natura segreta, diedero a Lorgar, Primarca
della Legione die predicatori e al
suo Primo Cappellano Erebus lo strumento che necessitavano per manipolare Horus
e i suoi figli favoriti. Sulla luna di Davin Horus fu avvelenato da una lama
maledetta del Caos, e Erebus persuase le logge dei Figli di Horus a farlo
curare dagli sciamani di Davin. Durante i rituali, Horus ebbe una terribile
visione del futuro a cui le sue azioni avrebbero portato, - l'Imperium come un
impero repressivo dove l'Imperatore e alcuni dei Primarchi (ma non lui) erano
venerati da masse fanatiche. Gli dei del Chaos raffigurarono se stessi come
vittime dei poteri psionici dell'Imperatore, e senza interessi in quella
galassia materiale. Il loro patto con Horus fu semplice: "Dacci l'Imperatore
e noi ti daremo la galassia".
Rinnegando il suo giuramento di fedeltà all'Imperatore,
Horus indusse la sua Legione a venerare le miriadi di divinità del Caos. Poi si
adoperò per portare molti dei suoi seguaci Primarchi al Caos, Angron dei
Dioratori di mondi Fulgrim dei figli del' imperatore e Mortarion della Guardia
della morte furono solo i primi a seguirlo, assieme a molti reggimenti della di
guardia imperiale e molte legioni di titani.
Magnus il rosso, Primarca della Legione della Stirpe dei
mille, previde le azioni di Horus servendosi della stregoneria, che praticava
nonostante fosse proibita. Tentò di avvertire l'Imperatore dell'imminente
tradimento. Sapeva che avrebbe avuto la necessità di trovare un modo rapido di
avvertire l'Imperatore, e come atto di disperazione e vendetta assieme, Magnus
usò la stregoneria per inviare il suo messaggio all'Imperatore. Il messaggio
penetrò le difese psichiche del Palazzo Imperiale, spezzando tutte le difese
psioniche che l'Imperatore aveva posto su quel palazzo. Rifiutando di credere
che Horus, il suo più amato e fidato figlio lo avesse tradito, percepì erroneamente
che il traditore fosse Magnus. L'Imperatore quindi ordinò a Lemman Russ di
mobilitare i suoi Lupi Siderali ed arrestare Magnus; Horus convinse Russ che
Magnus era un traditore che andava eliminato.
Gli incidenti di Istvaan
Molti dei successi di Horus furono facilitati dal lavoro
sotterraneo che fece ben prima che i primi colpi fossero sparati su Istvaan. Aveva già fatto
vacillare Angron e Mortarion, e Lorgar, che era responsabile della ribellione
che stava nascendo, era con Horus. Tre delle Legioni più lealiste - gli Angeli
oscuri, gli Angeli sanguinari e gli Ultramarine - e i loro Primarchi furono
mandati in missioni lontane sia dalla Terra che da Istvaan. I Magli
dell'Imperatore e le furie bianche erano troppo vicine alla Terra per essere
contattate senza destare sospetti, e Horus pensava (erroneamente, come poi si
vedrà) che Jaghathai Khan alla fine si sarebbe schierato al suo fianco.
Degli altri eventuali traditori, Konrad Kurze dei Signori
della notte aveva spesso subito azioni disciplinari dall'Imperatore, Alpharius
della legione Alpha era sempre stato più vicino ad Horus che a suo padre, e
Perturabo era così pieno di odio nei confronti dell'Imperatore e di Rogal Dorn,
che fu uno scherzo per Horus assicurarsi la lealtà di questi tre Primarchi. La
Stirpe dei Mille non decise spontaneamente di unirsi ad Horus, ma vi fu
costretta dalle trame di Horus e dalle conseguenti azioni dell'Imperatore.
Le restanti Legioni - la Guardie del corvo, le
Salamandre, le Mani di ferro e i Lupi Siderali - rimasero fedeli
all'Imperatore, tanto che tutte tranne i Lupi pagarono duramente questa lealtà
nelle battaglie successive.
Oltre alle Legioni, Horus aveva già traviato l'Adeptus
Regulus con la promessa degli STC riscoperti durante la guerra con la
Fratellanza Tecnocratica, lasciando supporto Mechanicus alle armate del Signore
della Guerra.
Istvaan III
I primi segni che Horus e la sua Legione si erano votati
al Chaos furono evidenti quando Horus uso' Armi biologiche per eliminare gli
abitanti di Istvaan III. Il Governatore Planetario di Istvaan III aveva
dichiarato la sua indipendenza dall'Imperium e il Consiglio della Terra aveva
incaricato Horus di riconquistare quel mondo. Quest'ordine aiutò i futuri piani
di Horus. Quando le quattro Legioni sotto il suo diretto comando tradirono, vi
erano ancora alcuni elementi dei Figli di Horus, dei Divoratori di Mondi e
della Guardia della Morte che rimasero leali all'Imperatore. Tra questi erano
inclusi molti degli Space Marine terrestri, reclutati prima che la loro Legione
venisse affidata ad un Primarca. Horus, sfruttando gli ordini del Consiglio,
ammassò le sue truppe nel sistema di Istvaan.
Horus aveva un piano secondo cui avrebbe distrutto tutti
gli elementi delle sue Legioni che ancora erano leali all'Imperatore. Dopo un
lungo bombardamento, Horus mandò tutti questi marine di cui non poteva fidarsi
sulla superficie del pianeta, col pretesto di riconquistarlo per l'Imperium.
Invece, al momento della vittoria, questi marine lealisti furono traditi,
quando bombe-virus cominciarono a piovere sul pianeta. Comunque, alcuni marine
leali all'Imperatore erano rimasti a bordo delle loro navi, e mentre Istvaan
III moriva, essi combatterono disperatamente per avvertire i loro fratelli sul
pianeta. Il loro sacrificio salvò la vita di molti Space Marine, perché li mise
in grado di mettersi al riparo prima che le bombe colpissero. La popolazione di
Istvaan III non fu così fortunata. Sedici miliardi di persone furono uccise, e
si dice che lo shock di così tante morti simultanee fu sentito attraverso la
galassia dall'Imperatore stesso, che seppe all'istante che qualcosa era andato
storto. Un contingente di lealisti comandati dal Capitano Garro della Guardia
della Morte scappò dalla flotta che orbitava attorno a Istvaan III, e fece
ritorno sulla Terra per avvertire l'Imperatore.
Angron, resosi conto del fatto che le bombe-virus non
erano state del tutto efficaci, cadde in preda alla collera, e sbarcò sul
pianeta alla guida di 50 compagnie di space marine. Horus, che non voleva
perdere altro tempo, si infuriò con Angron per avergli fatto rimandare i suoi
piani, ma comunque lo rinforzò con elementi dei Figli di Horus e della Guardia
della Morte. I rimanenti lealisti, sotto il comando di Saul tarvitz su Istvaan
III combatterono coraggiosamente contro i loro Primarchi che li avevano così
incredibilmente traditi. Ma era una battaglia persa, e presto solo qualche
centinaio di loro rimase. Infine Horus non volle più tollerare l'attesa, e così
obbligò Angron a ritirare le sue armate, lasciando il piccolo gruppo di
sopravvissuti abbandonato su Istvaan III.
Il volo dell'Eisenstein
I settanta lealisti condotti dal Capitano Garro
requisirono la fregata Imperiale "Eisenstein" e, sfuggendo alle
armate di Horus, riuscirono a lasciare il sistema di Istvaan per l' Immaterium.
La Eisenstein era pesantemente danneggiata, tutti i suoi astropati erano morti,
ed il suo unico navigatore era ferito a morte. Comunque Garro riuscì ad
attrarre l'attenzione di navi Lealiste di passaggio impostando i propulsori
Warp per l'autodistruzione ed espellendoli dalla nave. Rogal Dorn era in attesa tra
i flussi del Warp con la sua flotta per qualche tempo, e i suoi navigatori
rilevarono la detonazione dei propulsori Warp della Eisenstein. Seguendo
rapidamente una rotta verso il luogo del segnale, Dorn incontrò Garro, che gli
spiegò tutto ciò che era successo.
L'Eisenstein fu così in grado di raggiungere la Terra,
permettendo ai leali marine di riferire le atrocità accadute nel sistema di
Istvaan. Si dice che senza questa informazione, l'Imperium si sarebbe trovato
in una posizione ancora peggiore per rispondere alle successive mosse di Horus.
Il destino di questi settanta marine è sconosciuto.
Alcuni pensano che abbiano continuato a combattere per l'Imperatore sinché la
morte non li richiamò, mentre altri continuano a pensare che siano stati
trattati come traditori, imprigionati o uccisi.
Il Massacro del Punto di Atterraggio
In risposta al tradimento di Horus, l'Imperatore inviò
sette Legioni di Space Marine alla base di Horus su Istvaan V per affrontare il
Comandante. Queste legioni erano le Mani di Ferro, le Salamandre, la Guardia
del Corvo, i Signori della Notte, la Legione Alfa, i Guarrieri del ferro e
i Divoratori di Mondi. Avendoli appena equipaggiati con nuove armature
potenziate ed equipaggiamenti migliorati, era speranza dell'Imperatore che non
solo avrebbero soverchiato l'esercito di Horus per numero, ma che avrebbero
avuto sia il vantaggio tattico dato dall'equipaggiamento che l'effetto
sorpresa.
Le Mani di Ferro, le Salamandre e la Guardia del Corvo
furono sbarcate con la prima ondata, e attaccarono le forze ribelli. Riuscirono
a stabilire una testa di ponte sul pianeta, ma scoprirono troppo tardi che le
quattro Legioni che stavano arrivando come rinforzo avevano di fatto dichiarato
la loro lealtà ad Horus e al Caos. Intrappolati tra due armate di traditori, le
tre Legioni Lealiste subirono perdite a migliaia, in quello che sarebbe
divenuto noto come il Massacro del Punto d'Atterraggio, e il Primarca
delle Mani di Ferro Ferrus Manus fu squartato da Fulgrim quando portò la sua
intera armata verso i traditori nel tentativo di uccidere Horus stesso. Si pensa
che Alpharius, Primarca della Legione Alfa, pianificò l'operazione con Horus.
Delle tre Legioni leali all'Imperatore, solo una manciata di space marine
scampò al massacro, incluso il Primarca Corax della Guardia del Corvo,
gravemente ferito.
Il Massacro del Punto di Atterraggio è inoltre l'ultimo
avvistamento documentato del Primarca delle Salamandre, Vulkan che non fu più
visto da allora.
Rotta per la Terra
Dopo il Massacro del Punto di Atterraggio, fu chiaro che
nove delle diciotto legioni note si erano votate al Caos. Horus dichiarò
apertamente che non avrebbe più seguito l'Imperatore, credendolo immeritevole
delle battaglie combattute nel suo nome, e prese il comando delle Legioni
Traditrici, supportato da elementi provenienti dalla Guardia imperiale, dal'
Adeptus mechanicus, dalla Flotta Imperiale e da manifestazioni demoniache del
Chaos. Il loro obiettivo divenne presto chiaro: la Terra, il cuore
dell'Imperium.
L'Imperatore, ricevendo i pochi sopravvissuti del
Massacro del Punto di Atterraggio, fu completamente cosciente di tutte le
implicazioni della loro posizione. Solo i Magli dell'Imperatore e la Guardia
Imperiale difendevano la terra, e quelli che erano leali all'Imperatore erano
comunque tagliati fuori e indeboliti. Immediatamente cominciò a richiamare
tutte le armate sulla Terra in preparazione dell'invasione che stava certamente
per arrivare.
I Figli di Horus, la Guardia della Morte, i Figli
dell'Imperatore, i Divoratori di Mondi e parte dei Predicatori si diedero
appuntamento su Marte. Piani erano stati fatti per tagliar fuori le Legioni
Lealiste, per evitare che intervenissero. Una sezione della Legione dei
Predicatori continuò la serie di attacchi sui mondi tenuti dagli Ultramarine.
La maggioranza della flotta dei Magli del' imperatore era intrappolata in
un'area dello spazio richiamata dagli Dei del Caos, inizialmente in rotta verso
il sistema di Istvaan, ma impossibilitata a rientrare nel' Immaterium Horus
assegnò al Primarca dei Guarrieri di ferro, Perturabo, il compito di ingaggiare questo grosso
schieramento di Magli dell'Imperatore. I Lupi siderali e gli Angeli oscuri
furono ingaggiati in un punto lontano della galassia: dopo aver scoperto la
ribellione comnciarono a muoversi verso la Terra, ma incapparono nella Legione
Alpha e nei Signori della Notte
Mentre il Signore della Guerra era in viaggio per la
Terra, ricevette una comunicazione inaspettata da Magnus il Rosso. I Lupi
Siderali avevano scacciato la Legione della Stirpe dei Mille da Prospero, il
loro pianeta natale. Magnus diede in pegno la sua alleanza ad Horus come
ritorsione contro l'Imperatore che credeva averlo accusato di tradimento. La
Stirpe dei Mille era in viaggio per la Terra, dove si sarebbe unita alle forze
di Horus.
Delle nove Legioni Lealiste, solo le Furie Bianche e gli
Angeli Sanguinari furono in grado di raggiungere la Terra con un contingente di
truppe cospicuo. I rimasugli della Legione dei Magli dell'Imperatore già erano
presenti sul pianeta, assieme a tre intere legioni di Titani e quasi due
milioni di soldati della Guardia imperiale
L'Assedio al Palazzo dell'Imperatore
L'atterraggio sulla Terra
La fase iniziale dell' assedio fu un bombardamento
orbitale da parte dello schieramento del Signore della Guerra, designato ad
indebolire le difese del Palazzo dell'Imperatore e creare una via di accesso
per una invasione su vasta scala dell'intero pianeta. Le flotte lealiste e le
difese terrestri risposero al fuoco ma, come i soldati sulla superficie, erano
troppo poche.
Dopo svariati giorni di bombardamento, gli Space Marine
Traditori furono inviati sulla superficie in capsule d'atterraggio, pronti a
prendere due degli spazioporti più vicini al Palazzo. Cinque Legioni Traditrici
parteciparono allo sbarco, combinandosi con le forze terrestri che si erano
votate al Caos solo qualche giorno prima per catturare il Muro dell'Eternità e
gli spazioporti della Porta dei Leoni. Tetri cultisti cominciarono ad invocare
demoni, rilasciando i Demoni Maggiori degli Dei del Caos.
Una volta che gli spazioporti furono sicuri, le forze di
Horus cominciarono a sbarcare in massa. Diversamente dalle capsule da dieci
posti usate dagli Space Marine, gli scafi da trasporto portavano migliaia di
uomini l'uno, e le loro dimensioni spropositate li rendevano un facile bersagio
per le batterie da difesa terrestri. In questo modo molte navi da sbarco furono
distrutte, mentre molte altre guadagnavano l'atterraggio, facendo sbarcare
soldati, mezzi e Titani che si andavano ad aggiungere alle forze assedianti.
Essi incontrarono una fiera resistenza, visto che i difensori Imperiali
sapevano che la sopravvivenza del loro mondo natale, del loro Imperatore e
dell'intera umanità sarebbe stata decisa in quella battaglia.
L'assedio
Le forze del Caos spinsero i difensori Imperali sino alle
mura del Palazzo dell'Imperatore, dove l'assalto cominciò a rallentare, benché
sembrasse che l'esercito di Horus fosse il favorito. Attorno ai muri del
Palazzo Imperiale, morirono uomini a migliaia, eliminando i nemici presso le
mura, solo per trovare il doppio dietro di loro pronti a continuare l'assedio.
La risoluzione dei difensori fu messa alla prova come
videro i nemici, demoni da incubo, superumani Space Marine del Caos, e
traditori della Guardia; persone che una volta erano considerate alleate.
Guardarono attraverso uno specchio oscuro, vedendo i più scuri e corrotti
tratti dell'umanità guardarli dal basso delle mura. Gli uomini sulle mura
sapevano di essere circondati, soverchiati e in lotta con un nemico che li
avrebbe corrotti o uccisi.
Ci fu un momento in cui l'assedio si placò per pochi
minuti e il Primarca Angron, ora asceso al rango di Demone, avanzò a grandi
passi e chiese ai Lealisti di arrendersi. Erano tagliati fuori, disse,
soverchiati numericamente e stavano difendendo un comandante troppo debole per
meritarsi la loro lealtà. Fu l'inizio dei giorni più tetri per i difensori, e
molti di loro a questo punto avrebbero voluto arrendersi, se non fosse stato
per la presenza del Primarca Sanguinius, leader alato della Legione degli
Angeli Sanguinari. I due fratelli si fissarono l'un l'altro, probabilmente
comunicando per telepatia. Poi, Angron si ritirò, comunicando al suo esercito
che non ci sarebbe stata nessuna resa.
L'assedio ricominciò immediatamente: ogni difensore
Imperiale sapeva di essere già morto, era solo questione di quanti avrebbero
portato con loro nella tomba. Tre volte i muri furono scalati dalle orde che
avanzavano, e ogni volta furono respinti da Sanguinius, dai suoi Angeli
Sanguinari e dai Magli dell'Imperatore. Fuori dalle mura, le Forze Imperiali
tentarono di aprirsi un varco verso il Palazzo dell'Imperatore, ma non
riuscirono a penetrare l'armata del Caos che circondava il Palazzo su tutti i
lati.
Non fu abbastanza. Lentamente, i difensori Imperiali
furono spinti indietro, combattendo nei corridoi dei bunker e sulle mura
stesse, prima che Horus ordinasse alle Legioni di Titani sotto il suo comando
di spezzare un'intera sezione delle mura, per permettere alle sue armate di
arrivare al Palazzo Imperiale.
Quando questo accadde, Jaghatai Khan smise di attaccare
il più vicino ed impenetrabile nucleo della principale armata del Caos, e
diresse la sua Legione e la Divisione Corazzata Terrestre contro lo spazioporto
della Porta dei Leoni, catturandolo e tagliando a metà il flusso di rinforzi
del Caos. Questa azione diede speranza ai difensori del Palazzo Imperiale, che
però erano ancora incalzati, sin dentro il Palazzo stesso.
Le forze in ritirata avevano una sola via per rientrare
nel Palazzo: l'Ultima Porta. Qui il Primarca Sanguinius bloccò le orde del Caos,
mentre i sopravvissuti della Guardia Imperiale si ritiravano nel Palazzo
attraverso i suoi portoni. Fu qui che il più impressionante Divoratore si presentò e
attaccò Sanguinius alle spalle. Sanguinius si scontrò col Demone Maggiore;
entrambe le armate si zittirono, osservando il titanico scontro. Comunque,
affaticato e già ferito dai precedenti scontri, Sanguinius fu colpito dal
demone. Il Divoratore e le forze del Caos ruggirono di trionfo mentre un gemito
passò fra le forze lealiste. Non volendo che i suoi figli lo vedessero così, il
Primarca Sanguinius si rialzò e afferrò il demone mentre esultava sopra il suo
corpo. Mentre un alone di luce apparve attorno alla sua testa, Sanguinius
afferrò il Demone Maggiore di Khorne e con un solo gesto ne ruppe la spina
dorsale contro il suo ginocchio. Poi, con un urlo di frustrazione delle forze
caotiche, l'Ultima Porta si chiuse, ma non abbastanza in fretta da impedire che
il cadavere del demone fosse rispedito indietro verso l'orda del Caos.
La conclusione
L'assedio durò 55 giorni, alla fine dei quali entrambi
gli schieramenti pensavano che la sconfitta dell'Imperium fosse vicina.
Accortosi di questo, Horus si preparò per teletrasportarsi sulla superficie del
pianeta, per condurre le sue armate di persona. Prima che potessero fare
questo, fu avvisato dell'ormai prossimo arrivo delle Legioni dei Lupi Siderali
e degli Angeli Oscuri. Sapendo che l'equilibrio dell'assedio gli sarebbe
sfuggito una volta che queste due Legioni avessero raggiunto la Terra, Horus
mise in pratica l'inganno che avrebbe deciso il risultato dell'intera Eresia di
Horus.
Abbassando gli scudi della sua nave da battaglia, Horus
sperò di richiamare l'Imperatore dalla superficie, e di costringerlo ad un
duello. L'Imperatore raccolse la sfida, conducendo Sanguinius, Rogal Dorn e
molti Terminator in un assalto all'astronave di Horus. Horus usò i suoi poteri
per sparpagliare le truppe dell'Imperatore per tutta la sua nave e uccidere
Sanguinius con i suoi poteri di psionico (è ora noto che per Horus sarebbe
stato impossibile battere Sanguinius in uno scontro diretto) prima che
l'Imperatore potesse trovarlo. Entrambi sapevano che il risultato del loro
titanico duello avrebbe deciso il corso della storia.
L'Imperatore e Horus si fronteggiarono l'un l'altro
furiosamente, combattendo sia psichicamente che fisicamente durante il duello.
Nonostante i doni psichici e le abilità marziali dell'Imperatore non fossero
seconde a nessuno, non riuscì a concentrare totalmente le se energie nella
battaglia. Come risultato, l'Imperatore subì orrende ferite per mano del suo
figlio caduto, una esplosione psichica che bruciò la sua faccia e un occhio, e
il suo braccio fu strappato dal suo incavo naturale. Fu allora che un
Terminator solitario delle Furie Bianche del gruppo d'assalto dell'Imperatore
entro sul ponte, per il quale Horus lasciò cadere beffardamente l'Imperatore,
per permettergli di vedere l'Imperatore dell'Umanità, spezzato e sconfitto. Lo
sconosciuto Terminator ruggì e cominciò ad attaccare il Primarca dannato, solo
per essere totalmente incenerito da un attacco psichico proveniente da Horus.
Realizzando solo in quell'istante che il suo favorito era
ormai realmente perso in favore degli Dei del Caos, l'Imperatore fu finalmente
in grado di utilizzare i suoi pieni poteri, rilasciando una lancia di energia
psichica che penetrò le difese di Horus e lo distrussero completamente. Invero
l'attacco fu così potente che gli Dei del Caos e tutti i demoni del Warp
urlarono in agonia, e furono quasi distrutti. Giusto prima di morire, Horus
guardò suo padre nel suo unico occhio, e pianse una singola lacrima. La morte
di Horus inviò onde psichiche per tutto il Sistema solare, rispedendo i demoni
nel Warp e rendendo chiaro alle sue truppe che il loro leader era stato
sconfitto.
Rogal Dorn finalmente si fece strada fino al ponte, solo
per scoprire il suo fratello caduto Sanguinius e l'Imperatore, sull'orlo della
morte. Fu allora che l'Imperatore sussurò le istruzioni a Dorn per la creazione
del Trono d' Oro
Le conseguenze
Come le fiamme della guerra civile si spensero, il
Primarca degli Ultramarine Rouboute Guilliman raggruppò rapidamente le forze
Lealiste sopravvissute, sparpagliando la sua Legione, relativamente intatta,
per tutta la galassia, sperando di guadagnare tempo prezioso per gli altri,
permettendogli di raggrupparsi e ricostruirsi. Mentre alcune Legioni del Caos
semplicemente scapparono verso la salvezza nell' Occhio del terrore, i
Guerrieri di Ferro tennero duro nelle loro roccaforti precedentemente
conquistate, e furono scacciati solo dopo decadi di duri combattimenti. Rogal
Dorn non fu in grado prevenire la ricostruzione delle Legioni di Space Marine.
I Signori della Notte continuarono la loro sequela di genocidi e terrore lungo
la Frangia Orientale della galassia, finché Konrad Curze, resosi conto di esser
diventato il mostro che una volta aveva combattuto, permise ad una assassina
Callidus di ucciderlo su Tsagualsa; uno dei suoi luogotenenti catturò
l'assassina e la uccise. Alpharius condusse gli Ultramarine in una trappola su
Eskrador dove fu ucciso da Guilliman, ma i suoi subordinati, allenati al
comando indipendente, negarono la vittoria agli Ultramarine. Questa ultima
affermazione fu soggetta a critiche, e l'Inquisitore che la raccontò fu
successivamente giudicato come eretico, ma gli Ultramarine non hanno mai negato
nulla.
Come l'ultima legione traditrice fece rotta verso l' Occhio del Terrore,
Guilliman in ultimo volse la sua attenzione alla ricostruzione dell'Imperium in
modo che non potesse più soccombere ad un tradimento come quello di Horus. Tra
le grosse organizzazioni che furono create come conseguenza dell'Eresia di
Horus ci furono la Flotta Imperiale e la Guardia Imperiale, che prima erano
riunite nell'Esercito Imperiale. L'Inquisizione poi divenne molto più presente
dopo questi eventi (alcune fonti suggeriscono che fu formata molto prima), e
furono formati i Cavalieri Grigi per combattere le insidie del Warp. Il
Concilio della Terra fu sostituito dai Sommi Signori della Terra, 12 persone
col potere di modellare l'Impero, cercando di interpretare il volere
dell'Imperatore. Di tutti questi cambiamenti fatti da Roboute Gulliman, il più
importante fu la Seconda Fondazione, che vide le Legioni di Space Marine divise
in Capitoli di mille unità l'uno. Nonostante Rogal Dorn, Vulkan e Leman Russ si
opponessero a questo, Guilliman aveva il sostegno dei Sommi Signori, e nessun
singolo comandante rivestì da allora un potere tanto grande come quello di una
Legione precedente all'Eresia.